Categoria: Produzione di capi

Tintura Naturale della Lana

Perché tingere con le piante?

Le tinture naturali si armonizzano fra loro come solo i colori vegetali riescono fare. Per esempio, un rosso presenterà tracce di blu e giallo,mentre la versione chimica contiene soltanto un unico pigmento rosso.

La tintura naturale è un’alternativa ecologica ai coloranti sintetici perché derivano dalle piante,dai fiori, risorse naturali non tossiche,rinnovabili e biodegradabili.

Due sono i metodi di tintura naturale

con i VASI SOLARI

con LA BOLLITURA della LANA

Dopo aver preparato il filato alla tintura potremo procedere i questi modi:

Per la tintura con i vasi solari basterà immergere la fibra in acqua ed estratto di colore, chiudere con il tappo ed esporre al sole, a seconda dell’intensità del colore desiderata , potremo riaprire il vaso dopo due o più giorni.

Sciacquare a lungo con acqua fredda , fare asciugare all’ombra.

Se utilizzeremo il metodo di bollitura immergere la lana in una pentola in acciaio aggiungere nel caso acqua, fino a ricoprire la fibra, fare bollire a fuoco lento per un ora e lasciare raffreddare, quindi

procedere al risciacquo come nel caso dei vasi ed asciugare all’ombra.

A questo punto la matassa è pronta a diventare gomitolo e poi tutto quello che volete !!

Le tinture mai uguali, mi permettono di dare personalità a chi indosserà il capo, accostandosi alle mode attuali, con originalità.

 Perché ricordate,che la buona lana si porta in tutte le stagioni.

Se siete interessati, nei mesi di giugno,luglio,agosto e settembre è possibile avere delle lezioni individuali,presso il mio laboratorio ad Occhieppo Inf.(Biella).

Per info e prenotazioni 338 2785153

 

 

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LE COPERTE di NONNA GIOVANNA

All-focus

Nel corso di questi 67 giorni di “confinamento” ho potuto seguire un progetto, che forse se tutto fosse stato “normale” avrei protratto più a lungo.

Ora ve lo racconto.

Nello scorso novembre,in piena produzione natalizia,mi arriva una richiesta particolare.

Il cliente, mi chiede se recuperando i filati che lui mi fornirebbe,avrei potuto realizzare due coperte. La lana di cui parla è quanto ha trovato in un armadio, nella casa della mamma, mancata.

La sua richiesta mi colpisce, perchè il suo desiderio è quello di farmi fare le coperte,per i suoi due bambini,in modo che abbiano un ricordo della nonna.

Ora,due coperte non si confezionano in poco tempo, ma Emanuele mi dice che non ha fretta,così ci accordiamo e ritiro i due sacchi di filati.

Passa Natale e nel mese di gennaio prendo in mano quei gomitoli, c’è molto lavoro da fare, sono filati fini, da accoppiare magari anche 4/5 volte ed ho ancora lavori da finire….

Comunque la sera davanti alla televisione inizio, chissà quando riuscirò a consegnare,mi dico.

Poi, di colpo, il tempo arriva, perchè tutto si ferma.

Il ritmo della vita cambia, rallenta,fuori tutto è fermo,non sai quando ricomincerà.

I gomitoli sono lì,quasi mi chiamano, così inizio.

Unisco colori,filati e comincio a “sferruzzare”,

decido di fare tanti quadratoni colorati che poi unirò con l’uncinetto.

Mentre lavoro penso a nonna Giovanna,così si chiamava la signora, chissà quanti lavori avrà fatto anche lei,con quanto amore,perchè chi fa questo mestiere ci deve proprio mettere un pezzo di sé,non ci crederete, ma la differenza si vede.

Uno,due ,tre,quattro quadrati, intanto il tempo passa.

Fuori, il Mondo è tutto fermo, siamo arrivati a marzo,tra poco sarà primavera,il sole è caldo ed

il cielo di un azzurro mai visto,ma il cuore è triste,non possiamo vedere i nostri Cari, Amici, Amori è un inverno ancora lungo.

I quadrati sono fatti, inizio ad assembrare.

Finite.

Presto potrò consegnare……

E’ arrivata Pasqua, son passati il 25 Aprile ed il 1°Maggio, le coperte sono lì pronte per Bianca e Francesco,fatte con la lana di Nonna Giovanna e

la passione di un’ artigiana,che pur facendo un

“mestiere antico” non si arrende.

Appena lo potremo fare , incontrerò Emanuele ed i suoi bambini,perchè potrei anche spedirle, queste due coperte di Nonna Giovanna, ma non voglio perdere questo incontro,che forse in tempi passati, sarebbe stato una consuetudine.

Adesso lo sò,Andrà tutto bene…….

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IL POTERE DEL LAVORO A MAGLIA(anche nei giorni del Covid-19)



Con l’avvento della società industriale il lavoro a maglia era stato relegato al ruolo di “passatempo della nonna”, ma attualmente sta dilagando una nuova “knitting-mania”, che ha conquistato numerose star di Hollywood, come Wynona Ryder, Julia Roberts, Uma Thurman, Kristin Davis…e persino   rappresentanti del sesso forte come Russel Crowe.

Da qualche anno ,lavorare a maglia è molto trendy e se ne avvantaggia soprattutto la salute, come dimostrano vari studi, infatti aiuta a rallentare i ritmi incalzanti della quotidianità, abbassando i livelli di stress e nervosismo, diminuisce l’aggressività e il malumore,  previene la depressione.
Il lavoro a maglia è associato agli effetti della meditazione o della preghiera nel permettere il libero fluire dei pensieri; pare, infatti, che la qualità ritmica e ripetitiva dell’intrecciare i punti, insieme al tintinnio dei ferri, possa somigliare ad un mantra calmante: il battito cardiaco rallenta, la pressione sanguigna si abbassa e anche i muscoli si rilassano.

L’unica nota negativa potrebbe essere la postura rigida e poco favorevole da mantenere durante il lavoro ai ferri,(sopratutto i primi giorni) ma, per non affaticarsi, è sufficiente sedersi su una comoda sedia con schienale rigido e senza braccioli, lavorare in un luogo ben illuminato e fare ogni tanto una pausa. Quando avrete trovato la giusta posizione scoprirete che muovere continuamente le mani manterrà le articolazioni fluide.

L’antica arte di lavorare a maglia necessita di pazienza in proporzione al grado di difficoltà del lavoro, richiede creatività, manualità e spiccate doti di concentrazione, in quanto ogni maglia si regge sull’equilibrio di tutte le altre e per questo ogni minimo errore può rovinare l’intero lavoro. Portare a termine un lavoro,  che rispecchi un senso estetico in linea con il nostro gusto, ha effetti positivi sulla gratificazione personale e sull’autostima, come qualunque meta raggiunta con costanza e impegno.

In questi giorni di grande stress dovuto alle varie restrizioni potete sferruzzare per il piacere di realizzare con le vostre mani qualcosa di bello, per avere capi esclusivi nel vostro armadio, per regalare sciarpe, cardigan e copertine fatti da voi alle persone a cui volete bene.

Potreste scoprire che un passatempo potrebbe diventare il vostro lavoro,come è successo a me nove anni fa.

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Diavolo di un Cavolo…rosso.

Settimana colorata nel mio laboratorio, il cavolo rosso l’ha fatta da padrone.

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E’ una verdura molto versatile per le  tinture della lana, tagliato a pezzi e fatto bollire per circa un’ ora, dà un bagno di colore decisamente intenso.

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Ho preparato le matasse con vari tipi di mordezature

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Ho fatto vari bagni di colore e questi sono i risultati

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E qualche esperimento con la seta

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Bagni di colore a freddo…. vedremo il risultato tra qualche settimana

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Con l’ultimo cavolo ho sperimentato qualcosa di più, a fine bagno ho aggiunto un cucchiaio di bicarbonato di sodio

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Qui di seguito alcuni lavori realizzati lo scorso inverno

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ANNA.LI’

IMG_0605Anna.lì  è la Linea di Lane Tinte con prodotti Naturali ed Antico metodo Artigianale,

prodotta da Lanaviva.

E’ il tratto che contraddistingue i miei lavori più “preziosi”,

tingendo la lana con la menta,le carote nere, il cavolo rosso, la curcuma, il caffè ed altri prodotti donati dalla Madre Terra, nascono capi di per sé Unici.

Le tinture mai uguali, mi permettono di dare personalità a chi indosserà il capo, accostandosi alle mode attuali, con originalità.

 

 

 

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